La risposta è C.O.M. (Comics Oriented Module) una città-astronave che, spostandosi come un enorme dirigibile, atterra a Napoli, calando a suolo i tre imponenti pilastri telescopici in acciaio.
L’immaginario dal quale trae ispirazione, figlio delle utopie dei movimenti del 900, è il mondo fantastico in cui di ci rifugiavamo da ragazzi. Un fermo immagine di esplosione più che di proiezione positiva; ma il fumetto è distopico per antonomasia, tagliente, esagerato, meraviglioso, spaventoso e nero, Come lo vedrebbe chi ci è cresciuto, conservando da sempre il sogno di abitare sospesi nel cielo.