In occasione dell’inaugurazione dei nuovi uffici Enterprise nella Navicella Sospesa, è stata realizzata una mostra di arte contemporanea in cui gli artisti si ponessero in dialogo con il progetto architettonico d’avanguardia.
L’idea curatoriale e un lavoro di collaborazione con gli artisti hanno sviluppato un’esposizione che traccia un percorso tematico volto all’esplorazione e alla comprensione dell’idea architettonica dello spazio.
Le opere sono state scelte per suggerire e richiamare le attività che si svolgono all’interno di Enterprise: la gestione di dati immateriali che hanno un’importantissima funzione sociale oltre che finanziaria; la costruzione e il perfezionamento di un sistema di valori che è oggi il veicolo con cui società, paesi e organizzazioni mondiali si muovono e interagiscono; il traffico di dati sensibili ma “invisibili”, che si trasforma in movimenti e accadimenti concreti e tangibili.
Enterprise è un luogo che incarna l’idea di flusso immateriale che ha ormai oggi un peso reale.
Le opere in mostra si concentrano dunque su una realtà “invisibile” che si fa immagine, interpretazione del mondo; dislocati all’interno dell’edificio questi lavori parlano dell’astrazione visiva o creativa che evidenzia il paesaggio naturale (Federica Di Carlo, Maria Angeles Vila Tortosa, Elvio Chiricozzi), dell’oggettualità chimica che svela l’apparenza di colore e luce (Josè Angelino, Antonello Viola), dell’impermanenza che sottolinea l’essenza (Guendalina Salini). Alcuni artisti si sono soffermati sul contrasto peso/leggerezza del flusso d’informazioni proponendo opere che estremizzano questa coppia di opposti, creando dei paradossi visivi (Davide Dormino, Francesco Bocchini); altri hanno lavorato sul concetto di astrazione e quindi fluidità del dato oggettivo, sia esso fisico o di senso (Delphine Valli, Izumi Chiaraluce, Diego Miguel Mirabella).
Curatela: Melania Rossi
Produzione TestaccioLab